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Panoramica

L'UE dovrebbe rafforzare la propria resilienza di fronte alle sfide globali?

Il 9° ciclo dei Parlamenti europei a casa è stato incentrato sulla resilienza europea. In concomitanza con le elezioni europee di giugno, questo ciclo dell'EHP ha posto al centro la questione della resilienza europea. La domanda principale di questo ciclo è stata quindi: l'UE deve sviluppare una maggiore resilienza di fronte alle sfide globali?

Dal 9 aprile 2024 al 12 giugno 2024, circa 240 persone provenienti da tre Paesi europei hanno discusso sul tema della resilienza europea e votato sia sulla domanda generale che su tre proposte politiche europee specifiche. Il dibattito si è focalizzato sugli investimenti nella difesa europea, sull'impegno nelle misure di protezione del clima e dell'ambiente, e infine sull'introduzione di un servizio europeo obbligatorio (ad esempio nei settori della difesa, sociale o ambientale).

Numero di partecipanti:

240 persone provenienti da 3 paesi dell'UE

Periodo:

Dal 9 aprile 2024 al 12 giugno 2024

I partner del dialogo

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Risultati

L'UE dovrebbe investire nelle proprie capacità di difesa fino a poter agire in modo autonomo nei conflitti militari?

Su una scala da 1 (assolutamente no) a 10 (pieno accordo), il punteggio medio dei risultati del voto è 6,6, con una mediana di 7. La risposta più frequente tra i partecipanti è stata il punteggio massimo, 10.

Tra le argomentazioni contrarie espresse dai partecipanti, sono emersi con particolare frequenza i timori di un'eccessiva burocratizzazione e di una possibile corsa agli armamenti. È stata inoltre sollevata la preoccupazione per l'eventualità di creare una struttura di difesa parallela. Tuttavia, alcuni partecipanti hanno individuato in una politica di difesa europea indipendente un'opportunità per limitare gli interessi particolari, aumentare l'efficienza dei costi e conferire all'UE maggiore peso e rilevanza all'interno della NATO, promuovendo così una maggiore indipendenza.

L'UE dovrebbe introdurre un servizio obbligatorio (ad esempio, nel settore della difesa, sociale o ambientale) che possa essere svolto in tutti gli Stati membri?

Il voto medio espresso nei Parlamenti europei a casa è di 7,8 su una scala da 1 a 10, con una mediana di 9. La maggioranza dei partecipanti ha assegnato il punteggio massimo, 10.

I partecipanti considerano i principali punti di forza della proposta il rafforzamento dell'identità europea e l'incremento delle pari opportunità per i giovani. Inoltre, la proposta contribuirebbe a valorizzare i settori della difesa, dell’assistenza e degli affari sociali. Tuttavia, sono state sollevate critiche riguardo alla mancanza di equità intergenerazionale e alla praticabilità della proposta. Anche l'eccessivo carico burocratico e la questione del servizio obbligatorio sono stati fortemente contestati. Come alternativa, i partecipanti suggeriscono soluzioni basate sulla volontarietà, ritenute più efficaci.

L'UE dovrebbe accelerare la trasformazione verde nei settori dell'energia, della mobilità e dell'agricoltura?

Il punteggio medio assegnato a questa proposta politica europea è 7,9 su una scala da 1 a 10. La mediana del voto si attesta su un valore di 9. La maggior parte dei partecipanti ha assegnato il massimo punteggio, ovvero 10.

I partecipanti criticano la proposta principalmente perché, nell'attuale contesto di crisi globale, non è possibile accelerare i tempi. Viene messo in discussione anche l'approccio dall'alto verso il basso, insieme alla mancata soluzione del tema della sicurezza sociale. Tuttavia, l’inclusione di componenti climatiche negli accordi di libero scambio potrebbe rappresentare un fattore di accelerazione. È inoltre fondamentale coinvolgere una vasta parte della popolazione per garantire una rapida attuazione della transizione verde.

L'UE dovrebbe rafforzare la propria resilienza di fronte alle sfide globali?

I partecipanti hanno mostrato un ampio consenso sulle proposte politiche europee. I risultati delle votazioni sulla domanda chiave, "L'UE deve sviluppare una maggiore resilienza di fronte alle sfide globali?", lo dimostrano chiaramente.

Negli Parlamenti europei a casa, l’88,9% delle sessioni ha visto la maggioranza votare a favore di una maggiore resilienza europea. Nessuna sessione ha espresso un voto contrario. Nel restante 11,1% degli incontri, la maggioranza ha preferito astenersi sulla questione.
Questi risultati inviano un messaggio chiaro ai nostri partner del dialogo politico: molti cittadini dell’Unione Europea desiderano un’UE più resiliente. Tuttavia, le modalità concrete per raggiungere questo obiettivo restano un tema interessante che dovrà essere discusso nelle future Sessioni dei Parlamenti europei a casa.

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Impressioni sul nono ciclo dei Parlamenti europei a casa

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Scarica:

Ulteriori informazioni sul 9° ciclo dei Parlamenti europei a casa sono disponibili nella relazione sui risultati, che può essere scaricata qui:

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